In funivia da Courmayeur e per scalette fino al rifugio Torino. Poi sci pellati ai piedi (oppure in spalla) fino al colletto...fin qui nessun problema. Prima discesa su neve soffice, un paio di capottate, traversi sul margine della seraccata, divertenti. Altra discesa per arrivare sotto la crepaccia maggiore con cunette e dossi per me un po' ostici, ma le gambe sono forti e arrivo alla salle a manger. E intanto davanti a noi scorreva un panorama meraviglioso: Aiguille Noire, Aiguille de Peuterey, Dente del Gigante, Bianco, Maudit, Tacul, Capucin, Aiguille de Midi, cresta di Rochefort, Grand Jorasses, il fu pilastro Bonatti.
Dopo qualche km in falso piano attraverso i crepacci chiusi, intuibili solo dai piccoli affioramenti di ghiaccio, ecco che arriva il pezzo forte: un toboga tra due seracchi. Divertente all'inizio, poi quando la pendenza aumenta e sul fono si intravedono dei massi di graniti aguzzi come denti non mi sento più tanto sicura nelle curve e mi incasino un po'.
Sci in spalla abbandoniamo il ghiacciaio e saliamo alle Rochers des Mottets, ma il mio pensiero va già alla "stradina" verso Chamonix che inizia con un bel toboga ripido, più impressionante a vedersi che a farsi. E finalmente siamo al bus che ci riporta in Italia. Bello, però!!!!
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