Visualizzazioni totali

Kilimanjaro 5.895m

Salita al Kibo lungo la via Machame con tredici splendidi compagni di viaggio. Cima raggiunta alle ore 6.15 del 12 agosto 2012.

Per cinque giorni di trek ci hanno appioppato 43 portatori e 7 guide, che devono essersi fatte fuori tutte le scorte alimentari perchè gli ultimi 2 giorni abbiamo un po' sofferto la fame.
Si parte dalla foresta pluviale, lussureggiante, nebbiosa, calda e man mano che si sale affiorano le rocce nere, i seneci e le lobellie in un paesaggio spettrale e sempre più arido. Dal versante ovest ci si si sposta verso sud-est con vedute panoramiche sul Meru e il Mawenzi che spuntano da un mare di nuvole.
L'acclimatamento è un po' tirato anche se da questa via c'è un giorno in più rispetto la classica salita dalla Marangu. Non ci sono rifugi lungo il percorso, solo alcune casette dei rangers per la registrazione dei turisti.
Per la cima si parte a mezzanotte, ci vogliono 6 ore e si arriva giusto in tempo per l'alba camminando pole pole (= piano piano). Siamo stati fortunati -6°C e poco vento. Tutte quelle ore al buio però sono sfiancanti, mortalmente noiose, ma il cielo stellato in questo emisfero e a queste quote è splendido. Stelle cadenti, la croce del sud, polvere di stelle sulla via lattea, la costellazione dello scorpione, del carro e tante altre pulsanti e colorate.
A Stella Point la Machame si unisce alla Marangu e ci vuole ancora un'ora per arrivare in cima costeggiando il bordo del cratere. E qui in diversi per la quota accusano malesseri vari ed esperienze mistiche,  ma arrivano lo stesso in cima seguiti dalle guide (ecco perchè ne avevamo 1 ogni 2).
Col sorgere del sole finalmente vediamo il ghiaccio!!! Muri di ghiaccio lontani dal sentiero, iceberg li chiamano le guide, disperatamente in regressione.
Discesa veloce verso il campo Barafu, breve riposino e poi ancora giù lungo la via Mweka all'omonimo campeggio nella foresta. Bilancio della giornata: 6h e 1.225m di salita, 6h e 2.796m di discesa ... e il resto storia.
Tarangire, Serengeti, Ngorongoro e Manyara: questi parchi hanno regalato le ultime emozioni del viaggio con una sfilata di animali selvatici che pareva di vivere in un documentario del National Geographic.

Nessun commento:

Posta un commento