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West Canada trek - Agosto 2019

Uno dei più bei viaggi che ho fatto finora. Non solo per la natura superba ma soprattutto per i meravigliosi compagni di viaggio. Grazie a Giorgio, Elisa, Paola e Alessandro.

1- Johnston canyon e Vermillion lake 
La prima sosta è ai Vermillion lake appena fuori Banff, un assaggio della vastità di questo paese, un tuffo nella natura. Al Johnston canyon ci sono talmente tanti turisti che dobbiamo parcheggiare l’auto sulla strada abbastanza distante. Nei primi 2 km quasi si deve sgomitare tra la folla, e poi tutti in coda sul ponte delle lower falls e sulla passerella per le upper falls. Proseguendo per le ink pots la folla si dirada. Come prima sgambata siamo molto soddisfatti ma l'entusiasmo arriva alle stelle quando a fianco della strada notiamo qualcosa tra i cespugli: un “piccolo” grizzli e una grande emozione.
Traccia gps

2- Lake Moraine - Sentinel pass
La strada per salire a lake Moraine viene chiusa quando i parcheggi sono pieni e questo succede già alle 7 di mattina. Non ci resta che metterci in coda per lo scuolabus e alle 9.25 siamo al Moraine. Anche qui tantissima gente che si disperde lungo i vari sentieri. All’imboccatura di quello per il Sentinel pass c’è un cartello che invita a percorrerlo in gruppi di almeno 4 persone causa probabile presenza di orsi! Alzandoci di quota nel bosco si aprono varie finestre panoramiche sul lago, sui ghiacciai. Dal bosco usciamo finalmente in una radura alpina tra laghetti blu intenso. Poi il sentiero risale con ripide serpentine tra ghiaie e rocce, tocchiamo anche la neve canadese (pochi metri) e arriviamo al passo molto ventoso. Gli scoiattoli scattano, saltano, sono affamati, dobbiamo stare attenti che non ci entrino negli zaini. Ritorniamo per la stessa strada e poi sosta all'ostello di Lake Louise per un’ottima e meritata birra con poutine (patate fritte e immerse in una salsa scura e formaggio fuso, una bomba).

Traccia gps

3- Fairview mountain 2.744m 
Partiamo di nuovo da Lake Louise. La salita è al sole, fa caldo, tanto, ma i passaggi di nuvole veloci per fortuna rinfrescano. In 3h arriviamo in cima al Fairview. Il panorama sul monte Temple, lake Louise, six glacier è semplicemente superbo.Verso la fine della discesa imbocchiamo la deviazione per Fairview lockout, un balcone sul lago gremito di turisti. Di nuovo all’ostello di Lake Louise per una birra e un piatto di poutine.
Stanotte dormiamo al Mosquito Creek wilderness hostel, in riva ad un fiume, bosco tutt’intorno e di fronte una parete vertiginosa. Anche questo è un wilderness hostel ma senza acqua e senza elettricità, in compenso c’è una sauna e un angolo fuoco all’aperto. Due casette wc all’esterno, un paio di bungalow-dormitorio, una casetta cucina con soggiorno ben attrezzata e il soggiorno circolare con camino al centro, vetrata a semicerchio sul bosco e un giro di poltroncine sotto la vetrata ... cosa desiderare di più? 
Traccia gp Fairview mt.

Traccia gps Fairview lockout

4- Lake Agnes - Little Beehive - sentiero Six Glaciers – Lake Louise
Si parte di nuovo da Lake Louise per il lago Agnes. E lì decidiamo di allungare il giro salendo a Little Beehive, poi scendiamo e risaliamo alla morena del sentiero Six Glaciers. Giro lungo ma molto bello, panorami che cambiano in modo radicale, dai laghi cobalto, alle foreste, alle morene sassose fino al panorama sui ghiacciai in forte ritirata. Rientriamo a lake Louise fiancheggiando il torrente che scende dal ghiacciaio prima da sopra la morena poi nel bosco, poi si allarga creando una piana di sabbia ed erbe allagate che attraversiamo su passerelle sopralevate e infine si getta nel lago che costeggiamo fino al parcheggio, che sembra non arrivare mai.
Traccia gps

5- Glacier Crest 
Siamo nel British Columbia e spostiamo le lancette di 1h. All’inizio del sentiero una ragazza in un gazebo ci chiede dove andiamo e ci raccomanda di fare attenzione agli orsi. Abbiamo con noi la bomboletta spray, parliamo ad alta voce per tutta la salita e mettiamo pure Mina e Patty Pravo a tutto volume. La prima parte della salita è carina in mezzo a un bel bosco che fiancheggia un torrente, la segnaletica è buona. Poi una serpentina si inerpica sul fianco della montagna. Panorama 0, solo un fitto, ripido, faticoso e monotono bosco. Finalmente usciamo dal bosco e proseguiamo lungamente verso nord-est. Tutt’intorno emergono calotte glaciali. Ora continuiamo in un bell’ambiente di pietroni, lastre rocciose verticali e cespugli di mirtilli…ambente da orsi. Un’ultima salita ripida e siamo in cima. Per la verità c’è solo il cartello di fine sentiero. Da lì si prosegue ancora un po’ fino al punto più esile della cresta rocciosa, senza difficoltà e toccando anche un po’ di neve. Panorama fantastico, qui si capisce la vastità di questo paese. 
Traccia gps

6- I
cefield parkway 
Oggi è una giornata di trasferimento lungo la icefield parkway con numerose soste nei punti migliori…e la scelta è stata ardua.
Prima sosta allo Spiral tunnel proprio mentre sta arrivando un treno così vediamo la locomotiva uscire dall’ultima galleria mentre gli ultimi vagoni ancora non sono entrati nella prima. Ci leggiamo anche i pannelli esplicativi e ci scervelliamo per capire l’andamento delle gallerie.
Altre soste al Crowfoot glacier, Bow lake, Peyto lake, Mistaya canyon, Toe of Athabasca glacier, brevi soste fotografiche al Columbia e Dome glacier, Sunwapta falls e Athabasca falls.
Lungo la strada vediamo un suv distrutto e resti di un grosso animale, non meglio indentificabile. Queste autostrade, senza curve, con poco traffico invogliano a premere sull'acceleratore, ma i selvatici quando decidono di passare… passano.
Tracce gps:
Peyto lake
Mistaya canyon
Toe of Athabasca


7- 
Sulphur crest – Maligne canyon
In questa zona gli abeti sono rossicci, non è l’autunno incalzante ma è un coleottero che sta decimando centinaia di ettari di bosco. E’ desolante a vedersi.
La salita a Sulphur crest è, come sempre, lunga. Si parte nel bosco e gradualmente si risale il pendio con un panorama che si apre sulle cime di varie gradazioni di ocra. Il nome non è a caso. In cima c’è vento ma la giornata è calda ed è molto piacevole.
Le terme di Mietta non ci invogliano così decidiamo di spostarci a Jasper e salire verso il Whistlers peak con lo sky tram. Quando vediamo il costo rinunciamo e, dato che le previsioni per il giorno dopo non sono bellissime, anticipiamo ad oggi il Maligne Canyon. Partiamo dall’ultimo parcheggio per fare il giro ad anello completo, che ci fa stare sulla parte bassa del canyon all'andata e il sentiero più in alto al ritorno.

8- Maligne lake e Mt Robson p.n.
E’ piovuto tutta notte, la mattina le nuvole sono basse, la visilità è zero. Andaiamo ugualmente a Medicine lake e poi a Maligne lake dove possiamo percorrere solo il Mary Schaffer loop e, infatti, circa a metà inizia a piovere. Per fortuna siamo nella parte più fitta del bosco e le piante ci riparano.
Ci spostiamo verso ovest, al monte Robson. Lungo la strada diluvia, superiamo diversi temporali. Al Robson facciamo appena in tempo a vedere la montagna e mangiare qualcosa nel parco che ricomincia a piovere. Entriamo al visitor centre dove c’è un piccolo museo, un negozio, una sala audiovisivi e concludiamo la giornata con il sole.
Ai bordi della strada brucano tranquilli cervi, alci, e avvistiamo anche degli orsi bruni, subito ricacciati nel bosco dai ranger.
Nel tardo pomeriggio raggiungiamo l’ostello wilderness, veramente spartano. Il bungalow cucina-soggiorno molto scuro illuminato da lampade a gas, piccolo, cucina basica ma turnandoci riusciamo a cenare senza troppi problemi. Ovviamente niente acqua corrente nè elettricità. Serata freddina davanti al falò, e nel bungalow dormitorio qualcuno accende persino la stufa. 
Traccia gps
9- Cavell Meadows 
Dalle 8 alle 11:30 trek al lago glaciale (cartello di discea vietata-pericolosa, ma noi arriviamo fino agli iceberg), poi saliamo ai Cavel Meadows e, non contenti, continuiamo salire lungo la cresta.
Spettacolari vedute panoramiche sulle vallate e sull’Angel glacier da cui vediamo di tanto in tanto qualche seracco crollare con tonfi impressionanti. Giornata prima fresca poi calda, cielo blu cobalto. Tantissime marmotte e scoiattoli velocissimi.
Traccia gps

10- Sunshine village – Citadel pass
Il giro è lungo e ci risparmiamo un bel po' di strada con l'ovovia di Sunshine village. Scendiamo prima verso Elk lake e Larix lake e poi proseguiamo a saliscendi fino al Citadel Pass in un giardino meraviglioso. E’ un tripudio di fiori, di colori, laghi alpini, scoiattoli e marmotte curiose. Siamo oltre i 2mila metri e la vegetazione non è molto alta, solo qualche boschetto negli avvallamenti quindi godiamo di un panorama a 360°. Intravediamo di tanto in tanto l’Assiniboine, il Cervino del Canada, che rimane sempre molto distante.
Traccia gps
11- Monte Edith
Percorso di ripiego ad un sentiero chiuso causa orsi, il monte Edith è stato una sorpresa, lungo ma vario e di grande sddisfazione. Si sale al Cory pass tra betulle rade e ampi scorsi panoramici, il primo tratto nel bosco è piuttosto ripido, con alcuni saliscendi per facili roccette e poi un lungo traverso fino al passo. Da saliamo in cima nonostante il terreno sia piuttosto ghiaioso e ripido e diversi trekker rinuncino. Dopo le ultime roccette siamo sul filo di cresta che prosegue a saliscendi verso altre cime con passaggi aerei e a tratti esposti. Ci accontentiamo della prima punta, cima Edith. Bellissimo panorama. Ridiscendiamo al passo con molta attenzione cercando di non smuovere troppi sassi e scendiamo dal versante opposto alla salita in un ambiente dolomitico e poi in un bosco di pini. Non manca un ultimo tratto di risalita e poi giù fino all’auto.
Traccia gps
12- Calgary
E infine siamo pronti per tornare a casa. Ci resta solo qualche ora per un giro veloce in centro.



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